Un pellegrinaggio lontano lontano

   La mirabolante macchina che mi costruisce i libri, che ho deciso di chiamare Kaos, in omaggio alla mia personale incapacità di comprenderne gli intimi meccanismi, mi costruisce questo volume. 

Scelto da me per una personale predilezione nei confronti della letteratura contemporanea giapponese. Non sono stato mai in Giappone ed ora sono su Marte.

Anni addietro mi sembrava che poter andare sino a Tokyo e dintorni potesse essere complicato quanto andare sulla Luna. Dopo aver letto questo volume comprendo che è ancora vagamente vero. Un sentito e geneticamente radicato senso di appartenenza al gruppo anima una società in grado di estreme raffinatezze quanto di grande frugalità.

Distante anni luce da uno stile mediterraneo fatto grandemente di possesso e ostentazione e che rende veramente tronfi un manipolo di Italici che si divertono a correre sulla superficie marziana con una sorta di veicolo Fiat che ricorda molto la prima Panda. 

Tornando al nostro Tsukuru ho trovato la lettura intrigante ed articolata come un maestro sa fare. Si costruisce una storia mentre la si produce, quasi non vi fosse in origine un piano. Un uomo escluso dal gruppo si darà pace solo dopo averne compreso i motivi della scissione indesiderata. Si entra nella intimità dei personaggi, nella loro aria, nella loro musica, nella loro casa, nella loro dispensa.

Diventiamo noi stessi parte della loro quotidianità.

Nel tempo della lettura ho vissuto con Tsukuru condividendo la mente di Tsukuru.

Adoro anch'io le stazioni ( un po' meno terrestri ) e Franz Liszt che, se ascoltato durante la lettura del testo, amplifica notevolmente il piacere dell'immersione cerebrale nel meccanismo sacrosanto che anima il nostro incolore nella disperata ricerca di una propria tinta. Lo farà con grande lentezza e grande forza di volontà.

In fondo il popolo giapponese credo sia questo: un grande organismo che sa muoversi con determinazione e coscienza di sè. Le mal du pays.

Bella edizione, colorata copertina. Gli Struzzi sono sempre gli Struzzi.

Sigarette e 127

Copertina flessibile con immagine da ventennio. E' voluto ed è costruita bene.

Bravi disegnatori. Direi senza ombra di dubbio che prediligo i volumi morbidi e non troppo piccoli per la praticità nel consumo. Vanno bene anche di formato ridotto purchè  con stampa a caratteri discretamente leggibili. Per intenderci, Adelphi.

Leggendo il testo mi sento ovviamente parte in causa perchè si narra di una colonia italiana dislocata su una lontana galassia. Ciò rende le comunicazioni con la patria complicate anche perchè volutamente interrotte.

Se ne genera una sorta di ambiente di abbandono e rarefazione dove una non troppo fitta trama di etica e moralità  porterà alla ricostituzione di una società fallace ed indifferente sempre più ai criteri per primi adottati nella colonia.

Mi viene voglia di una Coca-Cola ghiacciata in vetro, stile anni '70.

Polveroso e divertente. Bompiani

 

Umanità celebre e divertente

Ho dovuto chiamare un paio di colleghi preparati che mi hanno aiutato a disintasare Kaos dalla pasta di cellulosa che probabilmente avevo inserito impropriamente.

Niente di chè. Hanno brillantemente risolto prima di rivolgersi reciprocamente uno sguardo di compiacimento carico di scherno per il sottoscritto.

Grazie Mario, grazie Luca.

Il volume viene costruito con lentezza e cura. Bello e morbido. Copertina sulla quale mi soffermo qualche istante perchè oggettivamente mi sfuggono le identità di un paio di volti.

Mi piacciono i libri che si possono leggere senza ordine precostituito. Regalano velocità e libertà di lettura. Armonia massima durante l'incontro tra Bertrand Russel e Sarah Miles in una Londra che iniziava ad amare i Beatles.

Il grande pensatore, un cane grosso e buono, una attrice giovane e bella.

Una delle più grandi menti che l'umanità abbia prodotto in epoca recente, in ciabatte tra belle donne e panini al cetriolo.

Chelsea 1964. Un bel luogo, un bell'anno.

Mi piace. Edizioni Clichy che sulla terra sono stampate con il contributo del sole e con metodo carbon-free. 

Pure su Marte.

 

Non poteva che essere femmina!

Odoya è editore indipendente che collabora con grandi editori mondiali quali, tra gli altri, Routledge o Gallimard. Ben fatto perchè la produzione, costituita anche di prime edizioni o testi altrimenti irrecuperabili, è degna di nota.

Kaos mi sforna un moderno bestiario ancora caldo e sfogliabile.

Scontato l'interesse per le sorti della povera Laika. Devo ammettere però che la mia personale approvazione e simpatia va decisamente a Mary Ann, una dispettosa e caparbia elefantessa illustrata nel volume seduta con il dorso rivolto all'osservatore.

Ecco, in quell'immagine si riflette tutta la mia passione per il mondo animale.

In quel disegno colgo un desiderio di pace e comprensione che forse, sia noi su Marte, sia Mary Ann su quella panca, cerchiamo di raggiungere.

Movimenti marziani

Qui si narra di uomini che hanno fatto la storia della meccanica terrestre applicata e di un uomo che ha desiderato ed ottenuto un suo personale strumento.

Quando mi hanno chiesto, durante la mia fase preparatoria al soggiorno marziano, che cosa non avrei potuto lasciare sulla Terra, risposi senza indugio: "UNA BICICLETTA!!!!"

Sembrava surreale approntare un lancio di uomini e velocipedi nello spazio ma così accadde. Quale differenza potrebbe esserci tra un ciclo da montare in loco e qualunque altro arnese utile alla scienza? Lo avrei montato su rulli (anch'essi spediti con me) e utilizzato nel mio personale settore. 

Rob Penn gira il mondo cercando un telaio d'acciaio in Inghilterra, i raggi giusti in California, il manubrio in Italia come anche il cambio, i freni e il movimento centrale. Gli pneumatici li acquista in Germania, la sella ancora in Inghilterra, alcune parti per lo sterzo in Oregon. La sua bicicletta perfetta vede la luce e Rob fa strada, molta strada, con una bicicletta bellissima. Lui dice che non è poi così tanto cara e, forse, ha ragione.

Bisogna però ammettere che, con biglietti aerei e alberghi, magari pagati dall'editore,

si comprano almeno un paio di Cinelli Laser. Complete.

 

Un grande Pierrot

Pierre Chazal scrive di sentimenti.

L'amore che sottende le amicizie più profonde, l'amore che impregna i ricordi più lontani, l'amore che un fruttivendolo prevede per un bimbo che non è suo.

Un libro in cui si urla l'importanza del sentimento principe tra i sentimenti: l'amor proprio detenuto saldamente attraverso le corde della coerenza e della lealtà.

Non sembra facile e non lo è. I personaggi di cui si narra si amano facendo fatica.

Una pesante quotidianità, retaggio di un passato di rabbia e dissenso, rende malinconici i giorni che si susseguono. Il gruppo aiuta senza chiedere nulla in cambio e questo forse è il senso ultimo voluto dall'autore.

Il sentimento di molti genera l'energia necessaria al singolo. Che procede sicuro e determinato. 

Opera ben fatta.

Gipi ne disegna la copertina per Einaudi e ne aumenta la piacevolezza.

Ebrei con le spade

Questo il titolo con cui l'autore presentava il suo breve romanzo prima della pubblicazione.

Niente da eccepire. Stirpe e predisposizione ad utilizzare armi affilate si accompagnano però ad una mirabile arte medica ed oratoria.

Una coppia di inseparabili compagni d'avventura " segue le strade, visita i regni" trasferendovi complicità e condivisione. Scrittura macchinosa e sapiente per un romanzo breve ed intenso. 

 

Una strana neve

L'Eternauta: ovvero Hector Oesterheld e Francisco Solano Lopez.

Lo sceneggiatore, vero ideatore della metaforica denuncia politica, guadagna un probabile volo senza paracadute. Quattro figlie scompaiono.

Lopez vola lontano, tra Europa e America del Sud. Siamo in tema relativistico: un tempo ed uno spazio che però non sembrano essere compatibili per due tra i maggiori intellettuali che abbiano condiviso con tale intensità produttiva il circuito della nona arte. Oesterheld e Lopez, immensi creativi, corrono troppo veloci. I colonnelli ne colgono un progetto reazionario da eradicare. Sofisticata distinzione della pena in pieno carattere militare. Idea e azione sono disgiunte. Corpo e mente si separano. Vivono la costante contraddizione di ogni dittatura: la repressione glorifica.

L'Eternauta è un' idea di ogni tempo e di ogni luogo. Corre più veloce dell'uomo. 

 

 

TERRA

Terra lontana, Terra di un tempo che fu.

Abbandono Arturo, uno dei sacerdoti cattolici spediti quassù, per avvicinarmi in solitudine a Kaos. Probabilmente il continuo pellegrinaggio negli ambienti adibiti alla lettura, i miei ambienti, da parte di preti, psicologi, neurologi e quant'altro la scienza abbia voluto spedire con me, si deve al fatto che in ambienti alquanto accademici, non viene annoverato tra le categorie del normale blaterare continuamente ad una macchina.  Costruzioni umane strabilianti mi hanno portato sino a dove sono e qui, nella colonia marziana, ve ne sono molte altre. L'apparecchio sputa-libri non è che uno dei tanti ma io, recensore marziano, gli sono particolarmente grato perché quest'ammasso di meccanica ed elettronica mi consente qualunque lettura mi venga in mente di recensire. Volumi in uscita, volumi già pubblicati, volumi esauriti. Grandioso!

Voi che calpestate un terreno più fertile potete vagabondare in uno di quei tanti portali che si dedicano al prodotto usato. Quasi sempre ci azzeccate. Per il nuovo sapete che fare.

Tengo peraltro a precisare che non vi è un apparente ordine di inserimento delle recensioni perché tale scelta è dovuta esclusivamente a personali valutazioni, ricordi, considerazioni.

Non vi è una sola produzione letteraria che non sappia esprimere interessanti elaborazioni cerebrali nel consumatore finale. 

Scelgo dunque George Schaller perché mi riporta ad un Africa di polvere, tribù e silenzio.

Lontano dalle già presenti miniere del sud del continente, uno sparuto gruppo di entomologi ed etologi, per lo più anglosassoni, popolano le notti australi con passione, torce e penne.

Scrivono di osservazioni, scrivono di avvistamenti, scrivono di una natura ancora per certi aspetti incompresa. Giungono a noi trattati che svelano il comportamento delle iene, delle termiti, di elefanti e di leoni. Animali da sempre presenti nell'immaginario collettivo ma mai realmente conosciuti nella loro intimità familiare. 

Si respira l'aria di un mondo che ancora poteva accostare, naturalmente, l'uomo all'animale.

Lontani i tempi dei safari di massa, questi intrepidi mescolano il loro odore con quello di primati e felini. Si osservano ed in silenzio si comprendono molte cose. 

Volume struggente e necessario. 

 

Consapevole lentezza

Acclamato paesaggista, valente entomologo, bravo scrittore.

Gilles Clément si costruisce la casa nel Limousin per " necessità assoluta, dunque legittimamente. Come un gioco, senza stress".

Uomo viaggiatore, Clément, definisce il proprio giaciglio in un arco temporale infinito, dando alla propria dimora un riconoscimento di luogo cogitato ma mutabile. Il vicinato partecipa, il cibo è condiviso come gli ambienti stessi che osservano un fiume, un bosco, un albero muoversi nel tempo e nello spazio. Milioni di forme brulicanti condividono il progetto. Mammiferi ed uccelli transitano tra muriccioli, orti e cespugli. Niente di marziano. Niente di inaccettabile. Spunti infiniti per tesaurizzare un idea di tempo e luogo che acquisiscono un andamento di personale accettabilità. Libro elegante nella scrittura, nei contenuti, nella edizione.




Germania, sempre Germania

La Germania in Costa Brava.

Udo, il Bruciato, Frau Else. Il popolo operoso ed attratto dal proprio leader. Il leader che ha il volto deturpato dal fuoco e che incute timore e ammirazione. Non tedesco. Una bellissima e sofisticata donna matura di cui Udo è da tempo invaghito.Tedesca. Una passata parabola, non solo nazionale, conosciuta per le sue conseguenze globali. Di Terzo Reich si legge  nel titolo e di Terzo Reich si gioca durante la lettura del testo. Bolano è un abile falegname e come sempre, a lavoro ultimato, restituisce burattini che si muovono su binari della contemporaneità. Uomini e donne manovrati con destrezza ma pur sempre vincolati al teatrino che l'autore ama poco. Cile, Messico, Spagna. Lingua comune, nefandezze simili.

Cileno di nascita, iberico adottivo, Bolano fu grande contestatore di quei poteri forti nei quali i propri personaggi affogano, dai quali non sempre trovano redenzione. Un comune Terzo Reich.

Un profeta per tutti

E' innegabile. Se si adottasse questo testo nei corsi di catechismo non assisteremmo a tante defezioni, moti di noia o futuri abbandoni. La figura di un Cristo ieratico viene sostituita da un bimbo confuso e divertente, burlone e scanzonato. Cresce con Biff e Maddy, suoi migliori amici, complici di mille avventure e scorribande. Ma egli, è chiaro, è figlio di Dio e, come tale, dovrà assolvere al compito assegnatogli. Il finale è universalmente noto ma il percorso è ricco di avventura e colpi di scena. Momenti noti e meno noti, incursioni letterarie arbitrarie, amicizie sconosciute. Il profeta è sempre divertente e non sempre nella parte. Come essere mortale è assalito da dubbi, tentazioni, rabbia e sconforto. Come essere divino si produce in mirabolanti esibizioni che ne fanno il più grande supereroe dei nostri tempi. Biff ne racconterà le gesta con grande orgoglio misto ad amarezza per non aver potuto condividere con lui proprio tutto. Super poteri per pochi.

 

Un fiore per gli umani

La stampa di questi giorni riporta una frase del Papa che ci lascia piuttosto perplessi. Secondo il pontefice troppe persone rivolgono attenzioni verso il regno animale più che ai propri vicini umani bisognosi.

Due le opzioni: frase poco ponderata o uscita decisamente disonesta intellettualmente.

Mi piace questo Papa. Umile, attivo, deciso e decisionista. Sempre in prima linea nella difesa dei valori morali ed etici che sembrano svanire come ghiacciai esposti ad alte temperature.

 Immagino un pontefice stanco e poco coadiuvato da un entourage non proprio all'altezza. Se ci ha creduto sino in fondo è disarmante.

Portavoce terreno di un Dio generatore di tutte le cose, viventi e non, avrebbe, del tutto arbitrariamente, appioppato un valore diverso ad animali e uomini, decretando dunque una nuova classifica dei diritti e dei valori.